Domenica 12 maggio l’iniziativa, partita nel 1984, porterà oltre
20.000 volontari in 3700 piazze italiane per distribuire i fiori simbolo
della lotta al cancro al seno e agli organi riproduttivi
Con la Festa della mamma 2019 torna l’iniziativa
dell’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, che ancora una
volta sarà presente in moltissime piazze nazionali per distribuire le
azalee allo scopo di finanziare nuovi progressi in ambito di
“prevenzione, diagnosi e
cura del cancro al seno
e agli organi riproduttivi”. Il progetto dell’Azalea della Ricerca è
partito nel 1984, con l'obiettivo di diffondere maggiore consapevolezza
tra gli italiani riguardo ad abitudini e comportamenti più salutari che
possono giocare un importante ruolo nella lotta ai tumori. Domenica 12
maggio 2019 saranno più di 20.000 i volontari Airc impegnati in tutta
Italia nella raccolta fondi.
Airc, non solo azalee: una guida per la prevenzione
Uno splendido fiore che racchiude un significato profondo. Per
L’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, l’azalea è il simbolo
che rappresenta l’importanza di un impegno continuo e concreto per
“migliorare la prevenzione e la cura dei tumori femminili”, come si
legge
sul portale dell’Airc.
Anche per la Festa della Mamma 2019, l’associazione potrà contare su
oltre 20.000 volontari in 3700 piazze italiane per distribuire l’Azalea
della Ricerca, che si potrà avere a fronte di un contributo di 15 euro.
L’iniziativa non termina però con l’acquisto della pianta: insieme ad
essa, i donatori riceveranno una guida contenente sia i pareri di vari
esperti che gli obiettivi di ricerca recentemente raggiunti e le
abitudini che favoriscono la prevenzione dei tumori nelle donne.
Azalea della Ricerca: 32 milioni di euro in tre anni
Come di consueto,
il portale festadellamamma.it
è aggiornato con le informazioni più recenti riguardanti l’iniziativa
dell’Azalea della Ricerca. Grazie a uno dei servizi proposti sul sito
basterà inserire il proprio indirizzo per trovare le piazze più vicine
nelle quali i volontari Airc distribuiranno i fiori e potranno fornire
più informazioni. Negli ultimi tre anni, grazie alle donazioni ottenute
l’associazione ha raccolto circa 32 milioni di euro, messi a
disposizione dei ricercatori per studi sulle neoplasie al seno e agli
organi riproduttivi che,
sottolinea Airc,
“solamente lo scorso anno in Italia si stima abbiano colpito 68.300
donne”. Secondo Carlotta Giorgi, ricercatrice dell’Università di Ferrara
e una dei 5000 scienziati che sono scesi in campo per rappresentare la
campagna dell’associazione, Airc sta contribuendo in maniera
fondamentale allo studio del “ruolo della ‘proteina-freno’ PML nel
microambiente attorno al tumore dove si trovano le cellule del sistema
immunitario, con l’obiettivo di identificare una terapia combinata che
renda il tumore sensibile ai farmaci chemioterapici e meno capace di
crescere, e che riattivi anche la piena risposta immunitaria”.
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